1. Il dolore è fatto a scale: quando sei salito di gradino, non sei più capace di percepire i dolori di intensità inferiore. La gioia invece funziona al contrario, come una serie di onde concentriche che si propagano: provare una gioia grande non fa che amplificare quelle piccole. Tanto il dolore nella sua verticalità (a scale!), quanto la gioia nella sua circolarità orizzontale (a onde!) hanno due direzioni: l’una ti conduce verso l’altro, l’altra verso te stesso.
  2. La vita è come un pavimento a minestrone, ogni tanto qualcuno vi scopre delle forme che hanno un senso, mentre gli altri dicono: sono solo macchie!
  3. L’amore ci fa costruire significati intorno a quei gesti stupidi che a noi non dicono nulla, ma che per l’altro hanno valore.
  4. L’arcobaleno è il disegno che compare inaspettato dietro i frantumi di un sogno irrealizzato
  5. Non ci affrettiamo a giudicare la piccola porzione di realtà che ci si pone dinanzi, ma prima di esprimerci aspettiamo di vedere la storia come va a finire. L’impazienza potrebbe farci spegnere l’interruttore prima che vada in onda il finale.
  6. Prima di salire sul treno che sta passando nella nostra vita, accertiamoci della destinazione.
  7. Le cose mutano a seconda dell’intensità della luce.
  8. L’incontro è il convenire di due distinte volontà in un medesimo luogo, partendo da posizioni diverse. Suoi presupposti sono la reciproca benevolenza e l’interesse al confronto. Il suo fine non è il convergere delle idee, ma lo scambiarsi il posto per qualche minuto.
  9. Solo noi abbiamo potere sulle parole che ci vengono dette e che ci fanno male. Possiamo infatti o rifiutarle e sopportarne solo il peso, oppure accoglierle, ascoltare il senso che vi sta dietro e ringraziarle perché ci aiutano a svoltare in una direzione nuova.
  10. Non aspettiamo che qualcuno ci consegni una coreografia per danzare, ma preoccupiamoci solo di cominciare lentamente il nostro movimento, di imparare a conoscere il nostro corpo e a prevederne le risposte, ci sarà poi tempo per fissare i passi e aumentare il ritmo … e allora sarà bello farlo in autonomia.
  11. Se entrambi vogliamo l’incontro e siamo disposti a costruirlo insieme, da angolazioni diverse, spendendo per esso il nostro tempo, alla fine qualcosa avverrà.
  12. In amore l’autorealizzazione e l’attaccamento all’altro sono due poli complementari che vanno messi in equilibrio. Entrambi sono irrinunciabili.
  13. Nella misura in cui credi al dono esso si realizza. Alias: non riesce a darti nulla una cosa che non sei in grado di apprezzare.
  14. Il confine tra noi e gli altri non delimita solo il nostro spazio personale, ma è anche la soglia che, una volta varcata, ci consente di allacciare relazioni con l’altro. A volte ci illudiamo di avere relazioni, mentre in realtà rimaniamo solo confinati nel nostro spazio.
  15. La vera intimità si realizza nel riuscire a parlare all’altro della nostra piccolezza, con sincerità e rinunciando a qualsiasi maschera, orpello o rivestimento ideologico.

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