- Il dolore è fatto a scale: quando sei salito di gradino, non sei più capace di percepire i dolori di intensità inferiore. La gioia invece funziona al contrario, come una serie di onde concentriche che si propagano: provare una gioia grande non fa che amplificare quelle piccole. Tanto il dolore nella sua verticalità (a scale!), quanto la gioia nella sua circolarità orizzontale (a onde!) hanno due direzioni: l’una ti conduce verso l’altro, l’altra verso te stesso.
- La vita è come un pavimento a minestrone, ogni tanto qualcuno vi scopre delle forme che hanno un senso, mentre gli altri dicono: sono solo macchie!
- L’amore ci fa costruire significati intorno a quei gesti stupidi che a noi non dicono nulla, ma che per l’altro hanno valore.
- L’arcobaleno è il disegno che compare inaspettato dietro i frantumi di un sogno irrealizzato
- Non ci affrettiamo a giudicare la piccola porzione di realtà che ci si pone dinanzi, ma prima di esprimerci aspettiamo di vedere la storia come va a finire. L’impazienza potrebbe farci spegnere l’interruttore prima che vada in onda il finale.
- Prima di salire sul treno che sta passando nella nostra vita, accertiamoci della destinazione.
- Le cose mutano a seconda dell’intensità della luce.
- L’incontro è il convenire di due distinte volontà in un medesimo luogo, partendo da posizioni diverse. Suoi presupposti sono la reciproca benevolenza e l’interesse al confronto. Il suo fine non è il convergere delle idee, ma lo scambiarsi il posto per qualche minuto.
- Solo noi abbiamo potere sulle parole che ci vengono dette e che ci fanno male. Possiamo infatti o rifiutarle e sopportarne solo il peso, oppure accoglierle, ascoltare il senso che vi sta dietro e ringraziarle perché ci aiutano a svoltare in una direzione nuova.
- Non aspettiamo che qualcuno ci consegni una coreografia per danzare, ma preoccupiamoci solo di cominciare lentamente il nostro movimento, di imparare a conoscere il nostro corpo e a prevederne le risposte, ci sarà poi tempo per fissare i passi e aumentare il ritmo … e allora sarà bello farlo in autonomia.
- Se entrambi vogliamo l’incontro e siamo disposti a costruirlo insieme, da angolazioni diverse, spendendo per esso il nostro tempo, alla fine qualcosa avverrà.
- In amore l’autorealizzazione e l’attaccamento all’altro sono due poli complementari che vanno messi in equilibrio. Entrambi sono irrinunciabili.
- Nella misura in cui credi al dono esso si realizza. Alias: non riesce a darti nulla una cosa che non sei in grado di apprezzare.
- Il confine tra noi e gli altri non delimita solo il nostro spazio personale, ma è anche la soglia che, una volta varcata, ci consente di allacciare relazioni con l’altro. A volte ci illudiamo di avere relazioni, mentre in realtà rimaniamo solo confinati nel nostro spazio.
- La vera intimità si realizza nel riuscire a parlare all’altro della nostra piccolezza, con sincerità e rinunciando a qualsiasi maschera, orpello o rivestimento ideologico.