
Come disinnescarci in dieci mosse
In questo articolo, una proposta sintetica, per trasformare le difficoltà di relazione in insospettate opportunità.
In questa sezione raccolgo alcuni spunti per lavorare su se stessi e diventare corolle floride e colorate, che possano fare bella mostra di sé.
In questa sezione raccolgo alcune riflessioni di carattere personale che, come i petali di un fiore, esprimono il mio pensiero riguardo alle cose.
In questa sezione riporterò pensieri sintetici, fugaci e ballerini, che simili a fili d’erba, spuntano isolati l’uno dall’altro ma danno un’identità al prato.
In questa sezione affronteremo delle conversazioni a tema. Io vi darò uno spunto, il resto lo faremo insieme
In questo articolo, una proposta sintetica, per trasformare le difficoltà di relazione in insospettate opportunità.
Propongo qui di seguito la mia personale riflessione sui cambiamenti occorsi in questi ultimi anni sul culto dei morti e sul loro sistema di “smaltimento”.
Prendo spunto da un brano famoso, per parlare di una paura un po’ insolita e forse poco riconosciuta, che però ci potrebbe appartenere.
Un piccolo esempio come spunto per parlare delle piccole incomprensioni in famiglia. E da lì, una serie di domande stimolo per conoscerci meglio.
La vita è movimento e procede incessantemente. Quando ci fermiamo per rimuginare sugli errori, sia i nostri che quelli altrui, imponiamo uno stop alla vita. Mentre, invece, è importante voltare pagina.
A volte ci sono situazioni che ci creano malessere, ma che subiamo come qualcosa di inevitabile e contro cui non possiamo far niente. Prendetevi dieci minuti per leggere con attenzione, se questo argomento vi interessa veramente.
Condivido qui di seguito la mia personale esperienza sull’uso dei pronomi personali.
Propongo qui di seguito una metafora, che spero possa fare chiarezza su alcune questioni che spesso affliggono le nostre relazioni.
Ritorno, con questa breve riflessione e in forma diversa da altre occasioni, su un tema che per me è fondamentale
Il dolore è fatto a scale: quando sei salito di gradino, non sei più capace di percepire i dolori di intensità inferiore. La gioia invece