Attraverso i doni si parla un vero e proprio linguaggio, ma perché un dono realizzi la propria funzione è necessario che nel passaggio da una mano all’altra, ci sia una comune fede nel suo potere.
Un regalo può essere una semplice incombenza, un pensiero formale o una scelta pensata ad hoc per la persona a cui è destinato. Dalla cura che avremo messo nel cercarlo, arriverà all’altro ciò che sentiamo per lui. Dunque, dietro il dono, c’è la relazione tra noi e il donatore, o tra noi e la persona a cui siamo noi ad averlo fatto.
E qui c’è in ballo il nostro temperamento, e cioè il concetto che noi abbiamo del dono. Potrei avere ad esempio un’idea utilitaristica del regalo, un’idea estetica o puramente edonistica, oppure un’idea per così dire affettiva, che mette in risalto la relazione reale che c’è tra me e il donatore.
Ipotizziamo, ad esempio, di avere avuto in regalo da nostra zia, che amiamo sinceramente sin dalla tenera età, una enorme teiera di plettro veramente orribile. Potremo:
a) farci cadere le braccia perché, date le sue frequenti visite, saremo costretti a tenerci a malincuore un oggetto che ci deturpa la casa e con cui non sappiamo che farci
b) dirle con chiarezza Zia, mi spiace, ma questa cosa proprio non mi piace, tientela! ignorando con la scelta della trasparenza, ogni ricaduta sulla sua sensibilità
c) decidere con noncuranza di fidare sulla sua distrazione e disfarci subito dell’incauto oggetto, ignorandone qualsiasi conseguenza
oppure
d) accogliere una teiera di plettro, anche bella vistosa, come il suo pensiero, goderne sinceramente per il fatto che con essa lei ha voluto mostrarci il suo affetto, e conservarla con cura in maniera da ricordarci di lei ogni volta che il nostro sguardo si poserà su di essa. Allora, ogni volta che la guarderemo, non vedremo un oggetto orribile che non ci piace, bensì vedremo materializzato in essa il volto di nostra zia e la sua voglia di farsi presente a noi.
Come sempre, nella vita, si tratta di scegliere a cosa dare riguardo, se al nostro gusto personale, alla nostra sincerità, al nostro comodo, oppure alla relazione che c’è tra noi e nostra zia.
In altri termini, solo nella misura in cui credi al dono, esso si realizza.